E’ una varietà di aglio coltivato negli 11 comuni che compongono il territorio dell’Alta Valle Arroscia. Il nome è legato all’antichissima Fiera (Fera) che si tiene a fondo valle nel Comune di Vessalico ogni anno il giorno 2 di luglio nel prato dei “Canavai” .
Le caratteristiche principali di questa varietà sono l’aroma intenso accompagnato da un gusto delicato, è un aglio molto digeribile ed ha una buona conservabilità; queste caratteristiche vengono date dal clima mite e dai terreni particolarmente vocati a questa coltivazione.
Ha un bulbo compatto costituito in media da dieci bulbilli, con le tuniche esterne di colore bianco-rosato (con striature rosso-violacee appena colto) ed i bulbilli di colore bianco. La raccolta avviene a fine giugno. Subito dopo la raccolta l’aglio viene lasciato ad asciugare all’ombra per qualche tempo e poi intrecciato nelle classiche “reste” (trecce fatte con 13 o 25 bulbi).
Nell’anno 2000 nasce il “Presidio Slow Food Aglio di Vessalico” ,primo presidio ligure.
L’Aglio di Vessalico è largamente riconosciuto come prodotto basilare nei piatti della cucina ligure e parte integrante della Dieta mediterranea.
Obbligatorio nel pesto, che trova perfetta armonia col basilico genovese solo se pestato nel mortaio.
Se fatto nel frullino elettrico, scaldandosi per l’alta velocità , l’effetto piccante dell’aglio conferito dall’allicina (solfuro di zolfo) ne compromette l’armonia del gusto.